PROGETTO “Summer Youth Academy”, ERASMUS+ Loreta Pasquarelli, 29 anni Bulgaria
Dall’alto, i cieli bulgari sono contornati da montagne. Così alte che sembra toccarle da quassù. Le nuvole sono gentili e si muovono velocemente, lasciandomi godere il paesaggio. La città in lontananza è un puzzle formato da mille tessere grigie. L’aereo ha volato dai Lepini ai Balcani e il cuore ha lasciato di nuovo spazio a nuove avventure lontane che lasciano senza fiato ma che sono capaci di trasformare silenzi in parole fatte di emozioni e sensazioni. I passi corrono veloci, la metro si ferma e decine di persone entrano ed escono frettolosamente. La magnifica Sveta Sofia accoglie turisti da tutto il mondo con la sua imponente aurea. Tutto sembra così grande comparato con la piccola Razlog situata nel distretto di Blogoevgrad. Con le sue campagne, i ruscelli, i laghi, i carretti trainati dai cavalli, sembra di essere in un piccolo villaggio incantato. Circondata da montagne che disegnano un magico triangolo fatto di miti leggende e numerologie. Così alte, ma non abbastanza per bloccare il sorgere del sole. Così massicce, ma capaci di dipingere candidi orizzonti. Così fredde, ma portatrici di acqua termale. Una città ricca di tradizioni: danze circolari e canti di donne che ricordano gli echi delle montagne. Trascorro molto del mio tempo nelle scuole locali per un progetto di educazione non formale, in un centro di riabilitazione che si occupa di promuovere attività ludiche per migliorare la psicomotricità e motricità fine di bambini e adulti con diverse disabilità e una casa famiglia che ospita bambini con problemi di origine sociale. La scuola mi ha permesso di condividere la mia passione per lo storytelling e lo Yoga per bambini combinandoli in lezioni divertenti per apprendere l’inglese e condividere valori di amicizia condivisione fratellanza pensiero positivo e movimento fatto con la gioia di giocare insieme e imparare divertendoci volando nel cielo come nuvole, disegnano colorati arcobaleni come se fossimo matite aiutate dagli amici della natura, imparando a riconoscere il silenzio come fonte di ispirazione. Il centro di riabilitazione si chiama MOGA, tradotto dal Bulgaro significa “io posso”. Le attività svolte con gli ospiti del centro mi hanno insegnato a percepire la forza dei bambini. Slavi è un bambino silenzioso, non amava molto faticare con i miei giochi volti al recupero fisico, ma dopo qualche tempo la fiducia reciproca insaturata ci ha permesso di sorridere insieme ad ogni passo in più percorso e alzando la schiena dallo schienale del divano mi abbraccia e bacia le mie guance e accetta di essere sorretto per percorrere insieme qualche passo. La casa famiglia è un luogo familiare, dove i bambini hanno differenti storie da raccontare e ogni loro azione riconduce ad esse. Abbiamo organizzato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole locali per raccogliere giocattoli “non più usati” in loro favore. I loro visi erano pieni di gioia e il Natale è stato un pò più speciale. Razlog non è poi così piccola se guardata da Step Valley. Vado spesso lì con Maria per correre lungo la scalinata che ci porta fino alla torre – il panorama è meraviglioso da lassù e i polmoni si riempiono di gioia mentre guardiamo questa immensa natura. Convivere con le dinamiche di gruppo e vivere con persone con una diversa gamma di nazionalità e personalità è stato davvero interessante e sarà difficile disabituarsene. Mi ha permesso di migliorare la comunicazione con la lingua inglese, ho dato valore alla mia indipendenza e determinazione, ho aumentato la mia creatività e riscoperto talenti nascosti, ho aumentando stima per me stessa e professionalità accettando nuove sfide con più flessibilità anche fuori da una zona confort grazie ad una nuova mentalità di cittadina globale. Ho riscoperto il valore all’amicizia e del calore di un abbraccio. Questo viaggio di condivisione mi ha dimostrato ancora una volta che la diversità è vitale ed è un bene se unito al rispetto reciproco e alla dignità. E che una mente aperta ha bisogno di un cuore aperto alla ricerca e all’ascolto dell’altro, lasciandoci guidare insieme dai valori più profondi che la vita ci ha insegnato.