PROGETTO “Under the Golden hill”, ERASMUS+ Licia Patrizi, 25 anni Slovacchia
Dicono, una brocca piena d’acqua non può essere riempita. Fortunatamente, quando sono arrivata a Prenčov mi sentivo alquanto vuota. Si è rivelato molto utile, quindi, arrivare vuota, non so se avrei sentito lo stesso: qualche giorno fa, prima di lasciare Prenčov, mi ero messa a fare colazione sulla panca di legno costruita da Xavier, con la schiena appoggiata al muro, guardando il sole sorgere, come tante volte abbiamo fatto insieme a Marta bevendo latte e caffè, ed ho pensato “Mio Dio, quanto amore che sto ricevendo..”. Me ne vado così, piena d’amore, e scrivo queste poche parole, piena d’amore per quell’unica strada che attraversa il mio villaggio, in cui è impossibile perdersi, e dalla quale irradiano le vite degli abitanti che ho imparato a conoscere, e che mai dimenticherò. E’ un grande peso, quello che mi porto dietro, spero di spargerlo al meglio. Ho avuto la possibilità per la prima volta di curare un giardino dall’inizio alla fine, vedere le stagioni passare sulla natura e su di noi, che ne siamo parte. Non sapevo niente di permacultura e questo EVS mi ha mostrato che c’è più di una strada da percorrere per me, in questo mondo, che ci sono molte altre persone che vogliono vivere in armonia con la natura e tra esseri umani. Devo ringraziare Martin, Marta, Lisa, Xavier e Pierre, prima di ogni altro, se ho capito che voglio costruire ponti tra le persone e tra le persone e la natura. Molti sogni sono stati realizzati e nuovi sogni sono nati grazie a questo percorso. La cosa più importante che ho imparato grazie ad ArtKruh è stato il percepire me stessa come un essere creativo. Cos’è creatività? Cos’è creazione? E’ tutto ciò che trasforma qualcosa, secondo me. Vederla in questo modo mi ha aiutata a sprigionare il mio potenziale, a sentirmi importante per ciò che sono, per i doni che ho da esprimere e donare: nel giardino di permacultura, nei vari training (“Story is the key –storytelling”, “Permaculture design”), partership building seminar (“Connecting roots - to provide inspiring background for the creation of longterm partnership and basement for future projects for organisations working in rural areas”) e youth exchange (“People are strange if you are a stranger – Art as method of social inclusion”) organizzati, tra i miei nuovi amici. Grazie alla fiducia di ArtKruh ho potuto realizzare il progetto personale di una mostra fotografica sui sogni degli abitanti di Prenčov per la loro comunità, intitolata “Prenčovské Sny”. Insieme a Marta, la coordinatrice, e Lisa, un’altra volontaria, abbiamo deciso di creare questa mostra principalmente come mezzo di connessione con la gente del posto, per ascoltare le loro storie, imparare di più sulla loro cultura e specialmente sulla vita a Prenčov. Abbiamo deciso di intervistarli domandando: qual è il tuo sogno per Prenčov? In questo modo siamo riuscite a fare molto di più: abbiamo dato il via ad una cooperazione tra istituzioni, abitanti ed ArtKruh basata sui bisogni reali delle persone. Spesso osserviamo come, nel lavoro di gruppo, sia spesso mancante un “common dreaming step”, e quanto piuttosto ci si impegni per realizzare i sogni di uno o pochi, lasciando insoddisfatti gli altri. Al contrario, “sognare insieme” è il concetto chiave di questa mostra. In ArtKruh crediamo che sia importante condividere i propri sogni su Prenčov, al fine di attivarsi poi insieme per elaborare progetti specifici che tutti trovino “buoni” per il proprio villaggio. Questo concetto sta anche alla base del “Dragon dreaming”, metodo partecipativo di gestione di progetti (http://www.dragondreaming.org/) che abbiamo utilizzato durante il nostro progetto EVS, e che ArtKruh vuole promuovere al fine di “sognare”, poi “pianificare”, poi “fare”, poi “celebrare” insieme in ogni attività di gruppo. A giugno 2018 si terrà proprio a Prenčov un training specifico, organizzato da ArtKruh, del quale sarà lettore John Croft, autore del metodo: https://www.salto-youth.net/tools/european-training-calendar/training/win-win-games.7860/. Vorrei ringraziare di cuore ciascuno di loro e celebrarli, per tutta la condivisione, per il bello e il brutto tempo speso assieme, per tutti gli insegnamenti, per la profonda umanità unita a grande competenza, per l’impegno costante, per la vera amicizia, attraverso questa poesia che ho scritto, qualche tempo fa, meditando su questa esperienza:
“A Prenčov ho imparato a creare. Creare significa dare Dare significa mettere al mondo Mettere al mondo significa rischiare Rischiare significa accettare la perdita Accettare la perdita significa capire la paura Capire la paura significa essere pronti ad imparare Essere pronti ad imparare significa ricevere Ricevere significa prendere da un altro Prendere da un altro non significa sottrarre Prendere da un altro significa essere grati Essere grati significa sapere restituire Sapere restituire significa vivere in armonia.”