PROGETTO "Catch the Skills 2" ERASMUS+ Anna Bertoncini, 28 anni Belgio
Parlare dell’Italia in Polonia: challenge accepted!
Ciao a tutti/e! Mi chiamo Anna e sono una vivace e chiaccherona ragazza toscana. Più o meno 12 mesi fa ho deciso di lanciarmi in una nuova avventura: l’EVS. Dallo scorso novembre sono volontaria per l’NGO Semper Avanti, localizzata a Breslavia, in Polonia. I volontari che lavorano direttamente negli uffici dell’associazione sono inseriti nel progetto “MLC – Multicultural Language Cafè”. Onestamente, quando lessi la descrizione del progetto, pensavo si trattasse della gestione di un bar dove al contempo venivano organizzati eventi a scopo culturale! Appena arrivata, ho capito che non esisteva nessun bar, ma i volontari andavano nelle scuole a promuovere la cultura d’origine con presentazioni e attività interattive. Ho iniziato ad appassionarmi a questa attività nella ricerca continua di nuove modalità per coinvolgere gli studenti nella nostra multisfaccettata cultura. Durante le mie attività con gli studenti, ho cercato di spingermi fuori dall’usuale trinomio pizza-pasta-mandolino, in cui, a volte, si aggiungono alcuni elementi come la moda, il mare e il calcio. Ho quindi cercato di trattare aspetti del bel Paese che non riescono ad uscire fuori dai confini nazionali, come as esempio, il cantautorato italiano, il cinema, le manifestazioni culturali locali, la cultura televisiva anni ‘90. Parallelamente, mi è stata offerta l’opportunità di svolgere lezioni di italiano in un’associazione di donne: a quel punto ho potuto raggiungere il livello successivo! Ho aperto un gruppo facebook con le ragazze dell’associazione ed ogni settimana caricavo un video che riguardasse un aspetto dell’Italia. Ho insegnato loro l’italiano attraverso la storia, la cucina e i costumi locali della mia terra, la Toscana. Questa esperienza mi ha fatto capire come sia difficile rompere i muri degli steriotipi, di fronte a cui ci si ferma nella conoscenza di un paese. La mafia non è così “cool” come viene rappresentata nel film “Il padrino” e la pizza non è originaria dall’Emilia Romagna: questi sono solo alcuni dei miti che mi sono trovata a sfatare (oltre a quelli classici relativi alla gestualità italiana). Proprio per questo ho amato profondamente l’anno che ho passato in Semper Avanti: è stata una sfida continua per la valorizzazione della conoscenza dell’Italia e della sua meravigliosa ricca cultura. Non sempre, devo ammettere, si è rivelato un lavoro facile: a volte non sono riuscita ad interessare a sufficienza i ragazzi per via della barriera linguistica. Non sapere il polacco è un grosso limite perché spesso e volentieri, gli studenti hanno un livello talmente basico di inglese tale da non permette l’instaurazione di nessun tipo di comunicazione verbale. Ma anche questo problema è stato una spinta a inventare, ricercare e creare nuove modalità di insegnamento non formale, come giochi e attività da svolgere in gruppo. Arrivata alla fine di questo percorso, posso ammettere che in questo anno sono cresciuta e ho sviluppato nuove abilità che potrò utilizzare anche nella mia carriera lavorativa futura. AD OGGI SONO MENO LE COSE CHE MI SPAVENTANO, SONO PIU’ FORTE E PIU’ PREPARATA! Per concludere, ho capito che sono le sfide che ci aiutano a farci crescere e a migliorarsi. Quindi, non mi resta che dire,CHE NE BENVENGANO DI NUOVE!